sabato 26 gennaio 2008

JUNIORES E UNDER 23: L'ANALISI DI SCILE.

Urca! Che titolone importante che ho messo...vediamo di analizzare un attimo le gare di oggi:
JUNIORES- E' apparso evidente che 4 atleti erano superiori rispetto agli altri ovvero (non a caso) i primi 4 classificati: Jouffroy, Sagan, Petrus e Silvestri. I primi 3 hanno fatto gara a se fin dai primi giri e il nostro portacolori senza gli inghippi che ha avuto nel primo giro sarebbe stato con loro e forse l'ordine d'arrivo un pò diverso. Hanno deluso gli olandesi e i belgi anche se a mio parere il percorso di Treviso non è adatto ai giovani belgi e olandesi (spiegazione: il tracciato mondiale è veloce, largo, bisogna spingere di potenza ma non ci sono tratti veramente difficili tecnicamente. I percorsi belgi sono molto più nervosi, più stretti e da guidare. Se consideriamo che gli juniores corrono quasi esclusivamente nel loro paese ci può stare che a Treviso si trovino in difficoltà, come anche ad Hittnau al campionato europeo, dove i belgi finirono lontano dai primi, mentre la gara di Hofstade di coppa la vinse il belga Stef Boden.) La Francia ha confermato la bontà della sua scuola ( da prendere SUBITO come esempio ). Nei primi 10 ci sono 3 corridori del primo anno che meritano di essere citati: al 6° posto il francese Garson, all'8° il belga De Bie ( che gode di ottima considerazione nella stampa belga) e al 10° il campione USA Keough.
Veniamo agli italiani. Voto 9,5 a Elia Silvestri protagonista di una grandissima gara di grande carattere. Peccato per i problemi meccanici che lo hanno condizionato. Dopo Ponta e Cominelli un'altra speranza del ciclocross azzurro. Voto 7,5 a Massimo Coledan, che nel suo Veneto ha tirato fuori una bellissima corsa sempre a ridosso delle prime 10 posizioni e 11° finale. 7 a Luca Braidot, ragazzo del primo anno, che ha corso un buon mondiale centrando un 20° posto che lascia ben sperare per il futuro. 6,5 a Fabio Aru che si era distinto nella gara di coppa di Hoogerheide. Il sardo ha fatto una ottima partenza collocandosi a ridosso dei primi 10, poi dopo una scivolata è calato nel finale. Prova comunque positiva. Riguardo a Domenico Salviani c'è poco da dire, il suo mondiale è durato neanche mezzo giro, poi un incidente lo ha costretto a una lunga corsa a piedi fino al box. Noi sappiamo quanto vale, è un primo anno e lo aspettiamo nel 2008-2009.
UNDER23- La gara ha offerto lo show (ampiamente previsto) di Niels Albert, un vero fenomeno che assieme a Stybar e Boom è destinato a segnare profondamente la storia di questo sport nei prossimi anni. Guardando oltre il fenomeno di Baal, occorre applaudire la prestazione di squadra della Francia, che ha fatto 2°,4°,5°,8° e 13° con i suoi 5 atleti. Anche l'Italia però ha messo sul piatto una gara del tutto inaspettata, che senza l'incidente meccanico di Ponta avrebbe visto 3 italiani nei 10. Va però detto che analoghi incidenti hanno messo fuori gioco i tedeschi Voss e Walsleben, lo slovacco Gavenda e lo svizzero Taramarcaz, altri favoriti della vigilia. Anche qui delusione per Belgio e Olanda, e qui la cosa è un pò più grave che negli juniores, visto che negli under 23 l'esperienza internazionale dovrebbe essere maggiore. Oltre a Albert, il primo belga è stato Tom Meeusen, classe 88 come Cominelli e Duval, giunto 18°. Da notare che dei primi 10 classificati 4 sono all'ultimo anno nella categoria: il vincitore Albert, il 4° Lopez, il 7° Ursi e il 9° Voss. Aurelien Duval, secondo classificato e classe '88, ha firmato un contratto con la Francaise Des Jeux, e quindi sarà Elite a prescindere dall'età. Il migliore dei primi anni è stato l'olandese Sinkeldam, 10°.
Veniamo ai nostri atleti- Cominelli voto 9,5: Gara da ricordare negli annali, cuore oltre l'ostacolo e grandissima condizione. Bronzo strameritato, con dolci pensieri per Hoogerheide 2009 e Tabor 2010 (ritengo Christian adattissimo a percorsi belgi/olandesi).
Ursi voto 9- Probabilmente la miglior gara della carriera del lombardo, addirittura ultimo alla prima curva. Da oscar il lancio della bici a fine gara ( credo record del mondo di lancio di bici).Il prossimo anno passerà Elite e se avrà convinzione potrà lottare con buone credenziali per una maglia azzurra.
Trentin e Calderan voto 7: Entrambi al primo anno negli Under 23 onorano la maglia azzurra con una dignitosa prestazione. Il futuro è dalla loro parte.
Ponta voto 8: Bellissima gara, con una grande rimonta dalle file arretrate in partenza, davvero peccato per la rottura meccanica nel finale. Ha un altro mondiale a disposizione e una medaglia è alla sua portata.
Domani sarò anch'io a Treviso per le gare Donne e Elite. Seguirà reportage.

4 commenti:

Jack Sparrow ha detto...

Ciao, grandissima prestazione dei nostri: ineccepibile. Trovo un unico neo: il lancio della bici a fine gare di Ursi. Personalmente l'ho trovato di cattivo gusto: la bici è la tua alleata, la tua compagna, bisogna esserle riconoscente. Lanciarla via, liberarsene in maniera così rabbiosa è un gesto irrispettoso e diseducativo. Corro anche io (negli amatori e nel cross) e so bene come, a volte, ci sia momenti di tensione e rabbia tali da fare gesti inconsutli, ma così non lo condivido. Oltretutto davanti alle telecamere e di fronte ad una super prestazione... Albert, il vincitore, cos'ha fatto all'arrivo? Ha alzato al bici al cielo...
Aspetto i vostri commenti, ciao!

Max ha detto...

il gesto di ursi non sarà stato elegante ma ti assicuro che la gioia che ha provato ad arrivare 7 è stata tantissima io credo che lui ambisse a un posto nei 20 e quel 7 posto lo ha fatto esplodere!
magari non bello ma quando l'esplosione è di gioia allora per mè si può accettare

Max ha detto...

ps: ti assicuro che era di gioia ma purtroppo tanti lo hanno frainteso

Jack Sparrow ha detto...

Ciao Max...
...ma si, alla fine per una volta può passare, soprattutto alla luce di cosa mi dici!
Però non dovrebbe più succedere, perchè è un peccato mortale...con quel gesto rischi di rovinarti un po'l'immagine (vedi ad es. il mio commento)...e oltretutto non sono mezzi da due lire! Mi sembra di ricordare che forse Rijs fece un gesto simile, se non sbaglio con una Pinarello in occasione di una cronometro: ebbene, fu multato da squadra e sponsor. Poi sarà che io "voglio tanto bene" alla mia bici, soprattutto quando mi fa andare forte! ;-)
Sia cmq chiaro: Ursi ha fatto un garone, tanto di cappello e in bocca al lupo per il futuro!